MICROACCOGLIENZA A CORIANO: dopo un campo di servizio di Clan

A Coriano (Rimini), nasce un progetto di micro-accoglienza: una rete tra scuola, territorio, parrocchia, famiglie per “adottare” una famiglia siriana giunta in Italia tramite un corridoio umanitario.

Il progetto nasce da una esperienza di Clan: un campo di servizio a Trento, dove vengono ospitate alcune famiglie siriane fuggite dalla guerra e dai campi profughi. Gli incontri, i volti, l’abbraccio tra una bambina siriana ed il capo clan, Max, hanno lasciato un segno. Tornati a casa, Max è colpito dalla possibilità di poter dare ad altre famiglie una nuova speranza di vita.

Con sua moglie Gilda decidono oltre i dubbi di stare dentro le cose, di capire e di fare insieme: si sono recati in un campo profughi in Libano, hanno visto la situazione e deciso di interpellare la loro comunità: il Comune, la Chiesa locale, la cittadinanza, proponendo un impegno di adozione a km 0, cioè l’impegno, per chi aderisce di versare 15 euro al mese per un anno, raccogliendo più di un centinaio di adesioni.

“L’impegno sta crescendo, si respira aria di accoglienza, l’arrivo di questa famiglia può rappresentare una grande occasione per Coriano, la possibilità di capire che la diversità è un’opportunità solo se si è pronti ad accogliere”.

E dal 30 gennaio, per una famiglia di 5 persone, con 3 bimbi di 11, 7 e 3 anni, inizia attraverso questo ponte di solidarietà una possibile nuova strada

Per saperne di più

http://www.ilponte.com/crescere-nella-speranza-si-puo/

https://www.facebook.com/Micro-accoglienza-a-Coriano-216432875436666/

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