storiEmigranti: un museo del clan Caserta 2
A Caserta, nasce un progetto di azione e racconto, dire e fare: un museo nel centro cittadino che narra le esperienze di immigrazione, un luogo per raccontare, per educare, ma anche aperto agli incontri tra realtà, scuole e persone, per tessere relazioni di sostegno ad idee e sentimenti.
Il progetto del clan/fuoco “R. Zappulo” del gruppo scout Caserta 2, viene da lontano, dalle route, dai servizi, dalle scelte importanti di chi ha preso la partenza e ha continuato a impegnarsi a fianco dei migranti, dalle ultime carte di clan che hanno avuto un’anima rivolta a quest’emergenza, dai percorsi di vita, di approfondimento, spesso anche di studio che sono nati a livello personale, dalle relazioni costruite con persone e istituzioni del territorio, dalla caparbietà con cui portare avanti grandi e piccole battaglie cittadine.
Il museo inoltre nasce in un luogo speciale: uno spazio cittadino a cui dare nuova forma e funzione, da riabilitare dallo stato di abbandono, da convertire da “non luogo” a “bene” per tutti; uno spazio che diventa testimonianza scomoda non relegabile nelle periferie fisiche, oltre che sociali ed esistenziali. E’ un nodo della grande rete di iniziative e azioni del clan: le collaborazioni con le varie realtà del territorio, il Cantiere cittadino “Con un amico” di approfondimento e incontro con migranti e rifugiati, lo sportello di ascolto e le attività di accompagnamento e mediazione con istituzioni e Questura, la cura dell’ospitalità virtuosa per un piccolo gruppo di migranti e rifugiati.
“Abbiamo provato a mettere in piedi un’esperienza in cui i visitatori possano toccare, vedere, sentire, odorare, essere coinvolti completamente in un percorso che unisca il livello informativo a quello riflessivo, a partire dalla condivisione delle nostre esperienze a fianco dei fratelli migranti”.
E da ora una nuova sfida, una nuova possibilità: rendere il museo, con il supporto e l’attenzione dell’amministrazione comunale, una realtà stabile della città di Caserta.
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