A Bassano (VI), il Clan gemellato “Bassano 4 – Nove 1” lancia un progetto di racconto e riflessioni: un racconto di storie di sfruttamento e lavoro che diventa spettacolo, ma anche conferenza, col desiderio di individuare con il pubblico azioni semplici e concrete per contrastare questi fenomeni.
E’ questo e molto altro “Incassato Nero”: incassato come le casse di pomodori che i migranti sono costretti a riempire ogni giorno sotto il sole pugliese e il denaro comodamente guadagnato sul sudore dei braccianti, nero come i volti di chi trascorre 11 ore sotto lo stesso solo, riempendo casse e pance altrui.
Il progetto nasce anche sollecitato dal bombardamento mediatico riguardo alle migrazioni e porta alla scelta di affrontare in un Capitolo il tema “Guerra e Pace”. Passando i maggiori conflitti mondiali e comprendendone le cause i ragazzi hanno iniziato ad agire per sensibilizzare la popolazione sull’accoglienza cominciando a porre domande in Piazza “Se potessi scegliere tra Libia e Italia dove ricadrebbe la tua scelta? Perchè gli altri non dovrebbero poter essere liberi di scegliere cosí come te?”. Da questa riflessione nasce pochi mesi dopo il campo a Borgo Mezzanone, tramite un progetto della Caritas e dei padri scalambriani, con il servizio a Ghetto e Pista, insegnando l’italiano ai ragazzi che ogni estate raggiungono le campagne pugliesi attirati dal lavoro ed imbrigliati dal sistema dal caporalato. Dopo questa esperienza iniziano a pubblicare le storie, poi raccolte in un pezzo teatrale, andato in scena a gennaio 2016, “IncassatoNero”. Un successo incredibile, per la richiesta di repliche, di partecipazione ed interesse.
“IncassatoNero” però continua a crescere e camminare, con altri spettacoli, un blog in 4 puntate sul caporalato, il libro “io ci sto – Tra i migranti”, scritto assieme al giornalista Rosario Sardella, crescendo così da tanto da portare frutto all’esterno del clan, allargandosi ad altri amici, diventando uno spettacolo patrimonio di chiunque voglia raccontare questa storia. “Crediamo nel nostro lavoro, ma soprattutto crediamo che la soluzione a questa situazione, che sta interessando ultimamente anche le istituzioni, passi prima di tutto dalla conoscenza e dalla sensibilizzazione”.
Così ora il materiale dello spettacolo “IncassatoNero” è offerto a chiunque voglia metterlo in scena, liberamente, a patto che sia coerente con i valori scout, apartitico e senza fini di lucro e che coinvolga persone che conoscono la realtà di Ghetto e Pista.
Così i ragazzi di Bassa e Nove interrogano con la loro proposta ciascuno di noi.
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